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Il brainstorming negli eventi? Un modo per garantire i risultati!

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Il brainstorming è una tecnica importante, che aumenta la collaborazione in un team e porta risultati sicuri per la tua attività professionale. Si tratta di una fase fondamentale, che ritengo quasi necessario per creare il concept di un evento!

Se non hai mai usato il brainstorming per creare il format di un evento, significa che non lavori in gruppo o altrimenti ti stai perdendo una delle tecniche più produttive nell’ambito aziendale.

Questo lavoro di gruppo può portarti idee innovative e creative, molto lontane dal solito modo di approcciare i tuoi progetti: specie nel caso degli eventi, dove la creatività è il motore che smuove l’intera macchina, fare un lavoro di questo tipo può fare la differenza!

Non hai ben chiara la definizione di questo gioco creativo, dove l’esplosione di idee ha il suo picco?

Allora iniziamo chiarendo cosa significa e come farlo in modo efficace. Parleremo delle tecniche e di come si modera questo lavoro di squadra. Vedremo insieme quale sia il significato del brainstorming, quali siano le sue caratteristiche e i suoi benefici.

Brainstorming significato e traduzione

brainstorming

Tradotto dall’inglese brainstorming significa letteralmente: “tempesta di cervelli“, nella definizione trasposta in italiano: “tempesta d’idee“.

È stato inventato dal pubblicitario americano Alex Faickney Osborn nel 1942, e presentato nel suo libro How to think up.

Il brainstorming nasce come metodo di gruppo ma in alcuni casi può essere fatto anche in solitudine; ad esempio è molto utilizzato dagli scrittori e da chi lavora con le parole, per buttare giù diverse idee legate ad un tema.

Infatti il metodo della tempesta d’idee consiste proprio nella concezione di idee a ruota; un non stop di intuizioni e soluzioni legati ad un problema da risolvere o pensate al fine di creare un nuovo progetto.

In alcuni casi il brainstorming può essere utile per sviluppare nuove aree di un progetto già esistente, e migliorarlo.

Le idee si devono esprimere liberamente senza censure di alcun tipo, senza costrizioni o vincoli; pertanto è necessario operare in un ambiente rilassato, privo di tensioni.

Brainstorming esempi

Suscitare una tempesta d’idee in un gruppo non è difficile ma per assicurarsi che vengano estratte più idee possibili è bene farlo nel modo corretto. Cosa significa questo?

Molto semplice; per fare un non stop d’idee non basta costituire un gruppo di 5 o 6 persone e sedersi ad un tavolo. Bisogna asscurarsi che tutti abbiano capito qual è il problema o il tema sui cui si sta discutendo e che almeno alcuni elementi del gruppo abbiano una preparazione specifica sull’argomento.

È necessario equilibrare bene il gruppo affinché tutti abbiano la giusta libertà di espressione.

Ma vediamo nello specifico come si struttura una tempesta di idee funzionale e quali sono i possibili svantaggi in cui si può incorrere se non lo si fa nel modo giusto.

Come si fa un brainstorming creativo

Chiarito cosa significa brainstorming, ricordiamo che per fare uscire un buon flusso d’idee a livello creativo è necessario che ogni gruppo sia ben equilibrato; in pratica non devono esserci persone troppo predominanti che limitano la libertà di espressione di altri, perché riconosciute come molto esperte o come opinion leader.

In questo senso è bene chiarire l’importanza della libertà di espressione prima d’iniziare il metodo, al fine di non creare interruzioni durante la fase creativa.

Pensa alla tempesta d’idee come a uno step fondamentale del tuo lavoro, dove è necessaria molta concentrazione e molta tranquillità.

La libertà di espressione, se moderata nel modo corretto, può favorire altri lati del lavoro di gruppo, per questo può diventare un’ottima fase di team building:

  • aumenta la complicità fra i membri
  • permette a ognuno di mettersi in gioco
  • alza il limite di autocensura e abbatte l’inibizione
  • offre nuovi spunti e idee su cui lavorare
  • è uno dei migliori strumenti per l’innovazione

Per raggiungere questi traguardi senza limitazioni è bene eleggere un moderatore del gruppo che sappia raccogliere le idee dei vari membri, e provveda a moderare gli interventi senza commentare.

I membri di una squadra si devono poter ispirarsi a vicenda.

Possono partorire idee completamente nuove ma possono anche riprendere un’idea di un altro membro e svilupparla ulteriormente.

Per farlo si deve creare un team efficace con membri che derivano da diversi campi, e il moderatore deve essere capace a far rispettare le regole.

Vediamo insieme quali devono essere le caratteristiche e i compiti del moderatore.

Moderare il gruppo

moderatore team

Solitamente il moderatore di un brainstorming s’identifica con chi possiede un ruolo importante, come un manager o il direttore di un ufficio. Nelle aziende più grandi può essere il capo area o il capo di un progetto specifico.

Il ruolo del moderatore nella tecnica del brainstorming consiste appunto nel garantire la libertà di espressione di ogni membro del gruppo, con lo scopo di arrivare alla fine della riunione con una valanga di nuove idee.

È importante non valutare le idee e non commentarle durante la fase di espressione. Le idee devono essere semplicemente scritte, e poi valutate in un secondo momento.

Proprio questa caratteristica, se rispettata, garantisce la piena riuscita della tempesta d’idee. In alcuni gruppi accade di confondere il brainstorming con una semplice riunione dove si cerca di risolvere un problema.

In realtà non è la stessa cosa. In una normale riunione le idee vengono argomentate e valutate una a una, si possono accantonare subito certe soluzioni che si percepiscono come non ottimali; e non tutti esprimono necessariamente la propria opinione.

Durante un lavoro di ricerca delle idee questa soluzione non sarebbe sana ne produttiva.

Lo scopo di questo tipo di lavoro è proprio quello di cercare idee nuove, un po’ fuori dal coro e si può arrivare a questo solo se si abbattono le gerarchie fra i membri e si vietano commenti e valutazioni.

Il moderatore può avvalersi di varie tecniche che portano a un ottimo procedimento del lavoro.

Vediamole insieme.

Quali sono le tecniche di brainstorming

Per fare una ricerca d’idee produttiva esistono diverse tecniche, vediamo insieme quali sono le più funzionali.

1. Tecnica classica

Della tecnica classica ne abbiamo parlato abbastanza. È il brainstorming tradizionale che si fa in gruppo. Si basa, appunto sul flusso continuo delle idee, senza limiti ne valutazioni.

2. Mind Mapping

È abbastanza simile alla tecnica classica, ma è presente uno schema preciso nella scrittura delle idee che può essere molto efficace.

Consiste nel creare una mappa mentale partendo da un tema o un problema specifico. Il compito del moderatore è di riportare la mappa in forma scritta. Si procede in questo modo:

  • il moderatore dovrà scrivere a centro di una lavagna il tema o il problema su cui si sta lavorando.
  • Dal tema base devono partire i vari rami di collegamento su cui verranno collocate le idee
  • le idee più vicine al tema dovranno essere collocate subito accanto
  • ci saranno idee che partono da altre idee, o che possono essere funzionali a sviluppare un’altra idea e dovranno essere collocate accanto all’idea madre.

Per permettere a tutti di visualizzare il grafico sarà bene scrivere la mappa in una grossa lavagna al fine di offrire nuovi spunti.

3. brainwriting

È un metodo brainstorming che varia un po’ il metodo classico, nel senso che qui le idee vengono messe per iscritto direttamente da chi le concepisce. Poi vengono raccolte insieme dal moderatore, discusse e commentate insieme al gruppo.

La differenza sostanziale fra il metodo classico e il brainwriting è che non c’è il confronto diretto fra i partecipanti, le idee vengono concepite in solitudine e non c’è soluzione di continuità fra le idee. (Contrario del mind mapping).

C’è meno spontaneità perché le idee sono filtrate dalla scrittura.

Una cosa positiva è che tutti si sentono liberi di esprimere la propria creatività senza alcun limite dato dalla soggezione di trovarsi in gruppo e dalla paura del giudizio.

Il moderatore deve garantire l’anonimato delle idee durante la valutazione.

Questa tecnica può essere utile quando ci si trova a confrontarsi da lontano.

4. Brainstorming negativo

Il Brainstorming negativo è detto anche inverso, per via del fatto che l’obiettivo è la demolizione di un progetto e non la sua costruzione.

È molto utile farlo quando un progetto è in fase di stallo, e non si è in grado di trovare una soluzione efficace.

Si chiede ai partecipanti di trovare ogni possibile difetto o errore del progetto, e i vari impedimenti che possono causarne l’insuccesso. In questo modo si ha una visione chiara e completa di quali possono essere i problemi di un progetto, al fine di trovare le varie soluzioni e permettere di eliminare l’insorgere di problemi futuri.

Brainstorming project management finalizzato agli eventi

Nell’ambito degli eventi può essere molto utile suscitare una tempesta d’idee nella fase iniziale del progetto, quando si vuole realizzare il concept.

Il direttore responsabile degli eventi può confrontarsi con i collaboratori per avere già un mappa d’idee su cui elaborare una bozza da portare ad un consulente esperto.

È buona pratica da eseguire anche fra i team di event planner, sopratutto quando si tratta di un progetto molto complesso e di grande portata.

Sarà utile equilibrare il gruppo con i componenti di tutte le aree di sviluppo del progetto, al fine di creare un confronto diretto fra le fasi, e procurarsi del materiale da analizzare: nella fase di analisi delle idee si potrà valutare cosa può funzionare e cosa no in relazione con le altre aree, a modo di creare un progetto funzionale già nella fase di concept.

Questo lavoro può accorciare molto i tempi di definizione del progetto, permettendo di utilizzare il tempo restante per gli eventuali problemi, che potrebbero insorgere in fase di realizzazione.

Inoltre la tempesta d’idee è il metodo più sicuro ed efficace per la progettazione di un concept creativo, fuori dai soliti schemi, perché si possono valutare idee spontanee e innovative.

Il brainstorming serve?

In questo approfondimento abbiamo avuto modo di condividere che cosa sia il brainstorming, quali siano le sue caratteristiche e quali tecniche di brainstorming si possono fruire. Ma il brainstorming serve?

Se hai letto con attenzione queste righe, dovresti già essere stato in grado di giungere a una conclusione positiva e autonoma. Organizzare un brainstorming è molto utile perché ti permetterà di stimolare diverse idee, migliorando così la produttività e la creatività in una fase fondamentale nella predisposizione dei tuoi eventi.

Al fine di massimizzare l’efficacia delle sessioni di brainstorming è tuttavia necessario che vengano seguite regole base, che di seguito voglio riassumere:

  • non sono ammesse critiche e opposizioni, la valutazione delle idee arriverà solamente in un secondo momento;
  • la quantità delle idee in questa fase è sicuramente più importante della qualità;
  • meglio abbattere qualsiasi freno inibitore, perché l’istintività è una caratteristica che gioca a favore in questo ambito;
  • contare sulle idee degli altri può portare a una massimizzazione dei benefici.

Conclusioni

Il brainstorming è uno dei metodi più utilizzati dalle aziende, perché è una tecnica efficace per trovare idee brillanti, mettere a confronto i membri di un gruppo su tematiche specifiche, rafforzare la collaborazione e scoprire quali sono le eventuali mancanze di un progetto.

Se usi questa tecnica per cercare un format dell’evento congeniale alla tua azienda potrai ottenere risultati brillanti in poco tempo. In ogni caso, ti consiglio di affidarti sempre ad un esperto, al fine di avere un confronto professionale; e, in seguito, una corretta gestione dell’evento.

Se hai bisogno di una consulenza contattami, sarò lieto di aiutarti a trovare la soluzione migliore per il tuo evento.

In tanto, se hai trovato utile questo articolo, condividilo e continua a seguirmi.

Ti aspetto alla prossima!